Miriam Dubini
Miriam Dubini non verrà certo dimenticata, ma trovo giusto commemorarla con queste righe.
Era una scrittrice per bambine e bambini, ragazzi e ragazze che sapeva arrivare direttamente al cuore degli adulti. Ha fatto teatro, ha scritto spettacoli circensi e se n’è andata in giro con Ambra Orfei e la sua incredibile compagnia, ha disegnato fumetti, creato personaggi bellissimi come Leila Blue, la streghetta pasticciona, e luoghi immaginari come la ciclofficina magica della trilogia “Aria”. Pura fantasia.
È morta in agosto per le conseguenze di un terribile incidente stradale. Non la conoscevo tanto bene, ci eravamo viste soltanto alcune volte, ma la ricordo come … una fatina dolce, tenera però anche tosta. Il libro che preferisco è “Il viaggio di Sama e Timo”, la storia, questa molto reale, di una bambina del Sudan che fugge dal suo villaggio, attraversa il deserto e il Mediterraneo assieme alla famiglia portandosi dietro, di nascosto … il gatto. Arrivati a Lampedusa, Timo dovrebbe stare in quarantena per incomprensibili ragioni sanitarie, ma l’allora sindaca, Giusi Nicolini, lo affida ad Eletta, una volontaria ambientalista che per sei mesi lo accudisce. In realtà il gatto è sanissimo: altrimenti, come avrebbe fatto a sopravvivere? La storia finisce bene, anzi benissimo: Sama e la famiglia vengono accolte in Germania e Timo, finalmente libero, può essere restituito come ‘regalo di Natale’, un po’ tardivo, alla sua legittima proprietaria.
Al Salone di Torino, a maggio, lo spazio dove il libro veniva presentato era strapieno, molte scolaresche con gli insegnanti, giovani, volontari di Amref (la ong che ha adottato il libro per festeggiare i 60 anni di attività). C’era anche Giusi Nicolini, non più sindaco, che raccontava in prima persona e sottolineava come il libro sia un presidio contro la disumanizzazione.
E questo infatti è il lascito più bello che Miriam ci ha donato: “Gli uomini pensano che avere potere su altri uomini li renda forti perché chi comanda ha i soldi, vive bene ed è libero di fare tutto quello che vuole. La verità è che nessuno può fare tutto quello che vuole. Siamo tutti sullo stesso pianeta e ci dobbiamo vivere, anche quando è più difficile. La verità è che nessuno comanda su nessuno, tutti dipendono da tutti. E per questo nessuno è solo” (da La storia di Sama e Timo – Pensieri di un miccioso, terza parte- pagg.133-134).